Islanda

La Terra dei Ghiacci

Come vestirsi in Islanda a febbraio

Come vestirsi in Islanda a febbraio
VIAGGIAMO IN ISLANDA A FEBBRAIO. AIUTO!
 
Eccoci, pronti per una nuova avventura. Questa volta il nostro itinerario sarà di pochi giorni ma come nostro solito estremamente “intenso”.
Andremo per 4 giorni e 5 notti in Islanda, a caccia dell’aurora e con la speranza di poter visitare il ghiacciaio più grande d’Europa!
Ok, biglietti presi e umore alle stelle, ora, cosa metto in valigia?
L’Islanda è famosa per un clima non troppo rigido ma ugualmente implacabile e febbraio, si sa, non è che sia il mese più caldo dell’anno…. Ma andiamo per gradi. Dopo lo sgomento iniziale, ci armiamo di buona volontà e decidiamo che punteremo sull’abbigliamento tecnico. Odio l’idea di camminare e saltellare di gioia con 5 strati di maglioni spessi, e probabilmente bagnati visto il clima, come una rievocazione dell’omino Michelin della pubblicità anni 90. Quindi che clima ci attende a febbraio in Islanda?
Ci siamo informati: le temperature sono umane, sui 4/5 gradi celsius sopra lo zero ma il problema è dato dal vento gelido che spira con forza sull’isola e dall’altissima probabilità di pioggia/neve/grandine e sabbia.
C’è un detto islandese che rende bene l’idea: "se il clima che hai non ti piace aspetta 5 minuti e probabilmente cambierà". Ho letto diversi blogger che riportavano una simpatica modifica: se il clima che hai non ti piace aspetta 5 minuti e probabilmente peggiorerà. Ecco. Un attimo di sconforto ma ehi! Bad Weather non ci avrai! Troveremo il modo di affrontarti!
Dopo infinite riflessioni abbiamo optato per maglie termiche, pile come se piovessero, un guscio a prova di vento e pioggia (praticamente a tenuta stagna! ahahah), pantaloni antipioggia e antivento con un briciolo di pile interno, calzini e guanti termici, scarponcini da trekking impermeabili e con un buon grip.
 
Come intimo termico abbiamo scelto quello di NOOYME su Amazon che è caldo ma anche traspirante. Le recensioni e la descrizione del prodotto ci sembravano validi e devo ammettere che una volta ricevuto non siamo rimasti delusi. Clicca sull'immagine per il link.

termico_donna_NOOYME

termico_uomo_NOOYME

Anche una maglia termica unisex in lana merino della RISALTI, veramente eccellente.

termico_unisex_risalti

Per le taglie abbiamo optato per le nostre usuali e non abbiamo sbagliato.
Oltre a queste abbiamo preso dei cambi da Decathlon, un po' più larghi ma spero ugualmente caldi. Ve lo saprò dire al nostro rientro!
 
Strato successivo, sempre da Decathlon.
Abbiamo scelto alcuni pile con e senza zip e più o meno spessi da decidere in base alla giornata e al clima.
Per il pantalone abbiamo optato per un abbigliamento tecnico: dei pantaloni da trekking sulla neve che fossero caldi, traspiranti, antipioggia e antivento acquistati online da Revolution Race.
 
Passiamo al guscio (shell). Come anticipato antivento e antipioggia, con un bel cappuccio regolabile ampio in modo da tener su un altro berretto. Io ho scelto quello della Revolution Race, il Cyclone rosso fuoco.
cyclone_rr_donna
Il mio lui ha scelto un’opzione più sobria utilizzata per la barca a vela ma ugualmente valida della Helly Hansen (Men's Crew Hooded Jacket) giacca a vento impermeabile.

giacca Helly Hansen Uomo

Devo ammettere che scegliere un guscio al posto di un giaccone è stata una scelta che ho sentito come azzardata, non sono una tipa freddolosa ma già mi vedevo vagare nelle lande islandesi mezza assiderata e sognando un camino caldo ma più volte vengono consigliati questi tipi di prodotto per l’islanda e ho voluto fidarmi. Vi dirò al nostro rientro se tornerò in versione cubetto di ghiaccio oppure no… (ndr ci siamo trovati benissimo. Le lunghe camminate aiutano ad aumentare il calore corporeo ed una giacca leggera che ti protegge dal vento, nemico n.1 in Islanda, con prese d'aria per il giusto ricircolo, rappresenta il meglio che potessimo avere. Consigliatissimo).
 
Momento scarpe. Ovviamente da trekking e ovviamente anche qui panico. Erano secoli che non acquistavo un prodotto del genere, l’ultima volta volta era stata decine di anni prima nel mio momento scout quindi ero anche qui molto perplessa. Non volevo una scarpa eccessivamente tecnica ma nemmeno una pantofola che dopo 3 passi nella neve o nell’acqua si sarebbe aperta. Dopo diversi link e ore passate a studiare (per modo di dire) la nostra scelta è ricaduta sulle scarpe della CMP modello Athunis in Goretex.
CMP_trekking_athunis
P.s. se non avete mai acquistato questo tipo di scarpe ricordatevi di prenderli almeno uno o due numeri più grandi perché probabilmente dovrete indossarli con calzini spessi o, come nel nostro caso, termici e considerando l’uso dovrete camminarci parecchio quindi dovranno essere comode ma non troppo grandi. Consiglio vivamente di provarli in store e decidere lì.
 
Per quanto riguarda altri accessori, abbiamo acquistato calzini termici traspiranti e guanti termici da Decathlon. Abbiamo optato per un paio di sotto-guanti in seta più sottili ma molto caldi e un paio di moffole più pesanti per tenere al caldo le dita nelle lunghe sessioni esterne che sicuramente andremo a fare. Sciarpe come se piovessero e di diverso spessore: per i locali, per l’albergo, per l’esterno, per l’auto. Lo so, sono eccessive ma io sono strana, se non ho la gola al riparo possa star certa che il giorno dopo come minimo ho le placche e la febbre a 40. Cosa che vogliamo evitare, vero?
Cappellino tattico. Ecco questa scelta per me è stata una tragedia. Come sempre avevo un’idea in mente ma non riuscivo a trovare il cappello giusto…

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